Protesi rotulea ginocchio

Protesi rotulea ginocchio: cos’è e quando è indicata

Attualmente l’intervento di impianto di una protesi rotulea ginocchio è eseguito con tecnica mininvasiva. Questo ha permesso di rendere l’operazione di sostituzione protesica del compartimento femoro-rotuleo estremamente rapida e poco traumatica.

Grazie all’utilizzo di strumenti di precisione e tecniche chirurgiche avanzate, il chirurgo ortopedico è in grado di accedere all’articolazione mediante piccole incisioni cutanee, procedere con estrema accuratezza alla rimozione delle superfici danneggiate e al posizionamento della protesi monocompartimentale del ginocchio.

 

Risulta quindi fondamentale affidarsi a un professionista specializzato nella chirurgia protesica del ginocchio, possibilmente con documentata esperienza pregressa in numerosi impianti di questo tipo. Solo un chirurgo con solide competenze tecniche nelle procedure mininvasive può quindi garantire i migliori risultati post-operatori in termini di recupero funzionale e riduzione dei rischi legati all’intervento.

 

Protesi rotulea ginocchio: Definizione, componenti e funzionamento

La protesi rotulea ginocchio consiste in un impianto protesico monocompartimentale il cui scopo è sostituire le superfici articolari danneggiate della troclea femorale e della rotula.

 

La protesi femoro-rotulea prevede il rivestimento del femore con una superficie metallica e della rotula con una superficie in polietilene, garantendo in questo modo una congruenza articolare ottimale. Il suo funzionamento rispecchia quello dell’articolazione anatomica, consentendo un movimento fisiologico di flessione-estensione del ginocchio.

 

Una protesi femore-rotulea è composta da quattro componenti principali:

 

  • La componente femorale, realizzata in leghe di metallo ad alta resistenza come cromo-cobalto o titanio, che funge da superficie di appoggio sul femore.
  • La componente rotulea, realizzata in polietilene, che sostituisce la porzione della patella danneggiata coinvolta nell’articolazione con il femore.
  • Un inserto in polietilene posto tra la componente femorale e quella rotulea, che funge da cuscinetto scorrevole per consentire un movimento fisiologico di flessione-estensione.
  • Impianti di ancoraggio quali viti o adesivi bioassorbibili che consentono la solida fissazione ossea delle componenti femorali e rotulee.

 

Rispetto ad una protesi totale, dove sono sostituiti tutti e tre i compartimenti articolari, la protesi femore-rotulea prevede soltanto la sostituzione della parte danneggiata della troclea femorale e della superficie articolare della rotula.

Questa configurazione a “monocompartimento” consente di ripristinare un’ottimale congruenza articolare solo nel settore coinvolto dall’artrosi, preservando la normale anatomia del ginocchio.

 

La protesi ginocchio Milano, oltre a consentire il recupero della normale articolazione, assicura sollievo dal dolore e il ripristino della completa capacità funzionale dell’arto. Rappresenta quindi l’opzione più indicata per gestire in maniera definitiva le forme gravi e refrattarie di artrosi di questo specifico compartimento articolare.

 

Protesi femore rotulea: le patologie che ne rendono necessaria l’installazione

La patologia che più frequentemente rende necessaria l’installazione di una protesi femore rotulea è l’artrosi compartimentale del ginocchio. L’artrosi, nota anche come gonartrosi, è una degenerazione a carico dell’articolazione del ginocchio che si manifesta con un progressivo danneggiamento del tessuto cartilagineo e delle strutture ossee sottostanti.

 

Mentre il compartimento femoro-tibiale mediale risulta essere il più colpito, in alcuni pazienti l’artrosi coinvolge prevalentemente l’articolazione femoro-rotulea, in particolare nelle donne con deformità della patella verso l’esterno (ginocchia valghe). Nelle forme iniziali di danno cartilagineo si ricorre prima a terapie conservative come infiltrazioni e fisioterapia.

 

Solo quando l’artrosi femoro-rotulea raggiunge stadi avanzati e non risponde più a tali trattamenti non chirurgici, risulta necessario intervenire con una protesi femore rotulea.

Quest’ultima, attraverso la sostituzione delle superfici articolari danneggiate, mira al sollievo del dolore e al recupero della piena funzionalità dell’articolazione, altrimenti gravemente compromessa. L’installazione della protesi ginocchio Palermo costituisce pertanto l’opzione risolutiva nei casi di artrosi femoro-rotulea refrattaria alle consuete terapie mediche e riabilitative.

 

Protesi femoro rotulea: Procedure d’intervento e fasi riabilitative

L’intervento chirurgico di protesi femore rotulea prevede una procedura mininvasiva volta a sostituire le superfici articolari danneggiate. In sala operatoria il chirurgo effettua prima un’incisione cutanea di 5-8 cm a livello del ginocchio per accedere all’articolazione, quindi procede alla rimozione della parte danneggiata di femore e rotula mediante strumenti a ultrasuoni o resezioni ossee, preservando il tessuto periarticolare.

 

A questo punto avviene l’inserimento della protesi. Le dimensioni delle componenti protesiche sono verificate confrontandole con le superfici ossee preparate. La componente femorale, realizzata in metalloceramica o metallo, è fissata all’osso tramite incavo e cemento, mentre quella rotulea in polietilene è fissata con viti o adesivi bioassorbibili. Una volta fissati tutti i componenti, il chirurgo verifica accuratezza di posizionamento e congruenza delle superfici articolari protesiche mediante prove funzionali controllate. Terminata la procedura, i lembi muscolari e cutanei sono suturati. Nei giorni successivi ha inizio il programma riabilitativo, fondamentale per recuperare funzionalità e controllo del ginocchio.

 

La riabilitazione per la Protesi ginocchio Bergamo risulta determinante per sfruttare appieno i benefici della procedura ed evitare complicanze.