Protesi parziale ginocchio

Protesi parziale ginocchio: le diverse tipologie esistenti oggi

Esistono diverse tipologie di protesi parziale ginocchio, ma non sempre tutte le soluzioni sono indicate e applicabili.

 

È infatti possibile sostituire singolarmente la componente femorale, tibiale, rotulea oppure le superfici femoro-patellare. Ciascuna di queste soluzioni comporta pro e contro a livello funzionale. Ma la scelta della protesi più adatta dipende da molteplici fattori legati al singolo paziente e alla specifica condizione patologica.

L’estensione dell’artrosi, l’età, l’attività lavorativa e sportiva del paziente, eventuali precedenti interventi sono variabili che il chirurgo ortopedico deve attentamente valutare insieme all’esame obiettivo ed imaging, prima di definire il piano terapeutico.

Alcune protesi parziali potrebbero non garantire un adeguato sollievo del dolore al ginocchio per la durata nel tempo. In altri casi, la presenza di danno esteso potrebbe controindicarne l’impiego a favore di una protesi totale.

 

Soltanto un’attenta analisi del quadro nel suo complesso consente al chirurgo di stabilire quale tipologia di protesi ginocchio risulti la più indicata nello specifico paziente, al fine di massimizzarne i benefici e ridurre il rischio di insuccessi post-operatori. Un approccio personalizzato è quindi fondamentale nella terapia protesica.

 

Protesi ginocchio parziale: cos’è la Protesi femorale

La protesi parziale ginocchio sostituisce una sola delle tre parti articolari principali del ginocchio: femore, rotula o tibia. Quando a essere sostituita è la componente femorale, si parla di protesi femorale.

 

La protesi femorale va a sostituire esclusivamente la testa del femore, preservando quindi la capsula articolare e i legamenti crociati. Viene impiantata per mezzo di una cavità cilindrica ricavata nell’estremità prossimale del femore, all’interno della quale viene innestata la componente protesica, solitamente realizzata in metallo.

 

Il bacino femorale della protesi ginocchio Milano presenta una superficie liscia emisferica, che va a ricreare l’articolazione con la tibia. Grazie al suo disegno anatomico e alle moderne leghe utilizzate per la fabbricazione, la componente femorale permette un movimento fisiologico del ginocchio ed evita problemi di instabilità o usura precoce tipici delle protesi totali.

 

Una protesi parziale ginocchio trova indicazione in pazienti che presentano un’artrosi isolata e non estesa a tutta l’articolazione. In questo modo viene preservata la capsula articolare e si mantiene l’integrità dei legamenti crociati, fattori importanti per una miglior mobilità post-operatoria.

 

L’impianto della protesi femorale avviene tramite una piccola incisione chirurgica sulla parte anteriore del ginocchio, senza dover sezionare i quadricipiti. Dopo aver ricavato nell’osso la cavità per alloggiare la protesi, questa viene fissata con cemento osseo o con innesto pressofitto. I vantaggi sono un recupero funzionale più rapido e una degenza ospedaliera più breve rispetto alla protesi totale.

 

Protesi parziale al ginocchio: in cosa consiste la Protesi tibiale

La protesi parziale ginocchio può sostituire anche la componente tibiale. In questo caso si parla di protesi tibiale.

 

La protesi tibiale consiste in una piastra metallica che viene inserita chirurgicamente all’interno della tibia per prendere il posto della superficie glabellare tibiale danneggiata. Solitamente è costituita da leghe di metallo, quali cobalto e cromo, rivestite da una parte in polietilene per ricreare l’articolazione con il femore.

 

Attraverso una piccola apertura chirurgica sul ginocchio, il chirurgo asporta la parte lesionata della tibia e ne ricava una cavità per alloggiare la piastra protesica. La protesi ginocchio Palermo viene quindi fissata con cemento osseo o press-fit, in modo da consentire un’adeguata trasmissione degli sforzi.

 

La protesi tibiale trova indicazione in caso di artrosi localizzata prevalentemente sulla superficie tibiale. Lasciando in sede la componente femorale e i legamenti crociati, permette un’articolazione fisiologica ed un più rapido recupero motorio rispetto alla protesi totale ginocchio, grazie alla preservazione degli elementi anatomici.

 

Consente inoltre un minore rischio di complicanze post-operatorie come trombosi venose ed embolie polmonari. La protesi parziale ginocchio offre dunque un’alternativa efficace nei casi selezionati di danno limitato alla sola superficie tibiale.

 

Protesi parziale ginocchio: la più “completa”, la Protesi patello-femorale

La forma più completa di protesi parziale ginocchio è la protesi patello-femorale, che prevede la sostituzione dell’articolazione tra rotula e femore.

 

Rispetto alle protesi che sostituiscono unicamente la componente femorale, tibiale o rotulea, la protesi patello-femorale va a coinvolgere entrambe le superfici di articolazione patello-femorale, rimpiazzando sia la porzione prossimale del femore che la parte posteriore della rotula.

 

Questa tipologia di protesi ginocchio Bergamo è impiantata quando l’artrosi coinvolge principalmente le porzioni osteo-cartilaginee che formano l’articolazione femoro-rotulea, preservando i menischi e la tibio-femorale.

 

Dopo un’incisione chirurgica sulla rotula, sono ricavate le cavità destinate ad accogliere le componenti protesiche: quella femorale, solitamente in metallo, e quella rotulea in polietilene. Una volta posizionate, sono fissate mediante cemento osseo o press-fit, ricreando l’articolazione.

 

Nonostante preveda la sostituzione di entrambe le superfici coinvolte, la protesi patello-femorale rimane una protesi parziale in quanto non sostituisce gli elementi tibiali. Ciò comporta un recupero funzionale più rapido rispetto alla protesi totale con sostituzione di tutte e tre le parti articolari principali.