Lesione meniscale: cos’è, come riconoscerla e curarla nel modo migliore
Le lesioni meniscali rappresentano attualmente una delle patologie più comuni dell’apparato locomotore. Contrariamente a quanto si possa pensare, si stima che circa il 60-70% della popolazione nei paesi occidentali svilupperà nel corso della vita una lesione di questo tipo, in prevalenza a carico del menisco mediale.
Dal 20% al 30% della popolazione over 40 anni, e circa il 60% over 60 anni ha segni di alterazioni meniscali evidenti agli esami di imaging. Questi dati testimoniano inequivocabilmente come il problema delle lesioni meniscali interessi una fetta assai ampia della popolazione, molto più di quanto si possa immaginare.
Nella grande maggioranza dei casi la strategia terapeutica raccomandata consiste inizialmente in un approccio conservativo, basato su riposo, infiltrazioni acido ialuronico Palermo e fisioterapia. Le infiltrazioni con acido ialuronico sfruttano infatti la capacità di questa sostanza di lubrificare ed ammortizzare efficacemente l’articolazione, alleviando dolore e facilitando la guarigione del menisco. Per ottenere i migliori risultati, è sempre consigliabile rivolgersi a medici esperti nel trattamento delle lesioni meniscali tramite questa metodica infiltrativa. Solo in una minoranza di casi resistenti è indicato ricorrere alla chirurgia.
Lesioni meniscali: anatomia del menisco
I menischi sono due strutture fibrocartilaginee a forma di C, poste all’interno del ginocchio tra i condili femorali e la tibia. Rappresentano un’importante struttura di ammortizzamento in quanto durante i movimenti consentono di scaricare tra il 30% e il 70% del peso gravante sulla cartilagine articolare, stabilizzando l’articolazione. La loro forma leggermente rialzata ai bordi e concava all’interno aumenta inoltre la congruenza delle superfici articolari (condizione per cui le superfici articolari di due ossa a contatto tra loro hanno una forma geometrica che permette il perfetto adattamento reciproco, massimizzando così la superficie di contatto).
Il menisco mediale assume la forma di una mezzaluna, mentre quello laterale ha un aspetto più circolare, simile ad una O. Quest’ultimo copre una porzione maggiore della superficie tibiale e gode di una mobilità superiore.
I menischi sono formati da una cartilagine fibrosa di colore biancastro, dotata di un’elevata resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Il principale componente, il collagene di tipo I, si dispone lungo fibre circolari per sopportare i carichi esercitati dal femore, mentre una minima parte ha orientamento radiale conferendo resistenza agli strappi longitudinali.
All’interno del ginocchio i menischi non sono liberi, bensì sono stabilizzati da importanti connessioni. Il legamento trasverso collega infatti le corna anteriori, per ancorarsi alla rotula. Inoltre, i menischi sono in contatto con le fibre dei legamenti crociati, accentuandone la funzione. Lesioni meniscali possono verificarsi durante movimenti che sollecitano eccessivamente l’articolazione, come torsioni o improvvisi cambi di direzione. Rappresentano una delle patologie più comuni dell’articolazione del ginocchio.
Lesione meniscale: parziale e totale, differenze e caratteristiche principali
Le lesioni meniscali possono essere classificate come parziali o totali a seconda dell’estensione del danno riportato dal menisco. La classificazione di queste patologie risulta fondamentale per programmare il trattamento più adeguato.
Una lesione meniscale parziale coinvolge solo una parte del menisco, lasciando integra la maggior parte della sua struttura. Spesso causa solo di dolore e gonfiore al ginocchio in seguito a sforzi pesanti. È possibile un recupero conservativo attraverso riposo e fisioterapia.
Una lesione meniscale totale invece determina uno strappo che attraversa completamente lo spessore del menisco da una parte all’altra. Compare un frammento libero all’interno dell’articolazione che può causare blocchi meccanici. Richiede sempre un intervento chirurgico di meniscectomia per rimuovere la parte danneggiata e prevenire complicazioni a lungo termine.
Le lesioni totali interessano soprattutto il menisco mediale, più vascolarizzato e con capacità rigenerative minori. La modalità della lesione dipende molto dal tipo di trauma subito e dalle sollecitazioni cui è sottoposto il ginocchio. Una corretta diagnosi differenziale permette di pianificare la terapia più idonea al caso specifico, preservando il più possibile la funzionalità e la stabilità articolare.
Lesione meniscale cosa fare: i trattamenti possibili
Nella maggior parte dei casi il trattamento di prima scelta per una lesione meniscale è conservativo. Esso si basa sul riposo dell’articolazione lesionata al fine di consentire al menisco un recupero spontaneo senza sollecitazioni eccessive.
Uno dei cardini del trattamento conservativo è rappresentato dalle infiltrazioni acido ialuronico Piacenza. Si tratta di un complesso glicosamminoglicano in grado di lubrificare ed ammortizzare l’articolazione grazie alla sua viscosità. Le infiltrazioni di acido ialuronico risultano essere un valido sussidio terapeutico in grado di ridurre il dolore e favorire la rigenerazione del tessuto meniscale danneggiato.
Il trattamento include inoltre l’utilizzo di farmaci antinfiammatori, ghiaccio locale e specifici programmi di esercizio fisioterapico. Quest’ultimo risulta fondamentale per il recupero della completa mobilità e trofismo muscolare.
Nel caso in cui la lesione meniscale non dovesse rispondere a trattamenti conservativi, o si presenti in forma traumatica, è indicato il ricorso alla chirurgia. L’intervento di scelta è l’artroscopia, attraverso la quale si procede, ove possibile, alla sutura del menisco. In alcuni casi è però necessario eseguire una meniscectomia, ovvero rimuovere la parte danneggiata al fine di evitare ulteriori danni all’articolazione. Anche in questi casi la successiva riabilitazione risulta essenziale.