Dolore all'anca dormendo sul fianco

Dolore all’anca dormendo sul fianco: cause, sintomi e strategie per alleviarlo

Il dolore all’anca dormendo sul fianco è un fastidio in aumento, dovuto a vari fattori che sollecitano eccessivamente tale articolazione. Le cause sono molteplici e comprendono sindromi infiammatorie dei tessuti molli intorno al trocantere, tendinopatie dei muscoli glutei, artrosi coxofemorale, lombosciatalgie. Anche il prolungato carico fessiero durante la veglia e posture scorrette possono determinare microtraumi responsabili del dolore notturno.

Questo disturbo risulta in via crescente invalidante per la qualità del riposo, non permettendo un corretto recupero psicofisico. Se transitorio, può essere contrastato con terapie conservative. Tuttavia, è opinione corrente che in presenza di un quadro doloroso all’anca cronico e invalidante anche di notte, sia opportuno sottoporsi ad approfondimento specialistico tramite esami strumentali.

 

Ciò al fine di porre una diagnosi certa e impostare un trattamento risolutivo, che potrebbe includere anche infiltrazioni, fisioterapia o presidi ortopedici. L’obiettivo è consentire un riposo finalmente rigenerativo e restituire piena efficienza funzionale all’articolazione dell’anca.

 

Dolore all’anca dormendo sul fianco: le cause più frequenti

Il dolore all’anca dormendo sul fianco può avere diverse eziologie. Tra le cause più comuni vi sono la sindrome del grande trocantere e le tendinopatie dei muscoli glutei.

 

La sindrome del grande trocantere si associa spesso a sovraccarichi funzionali prolungati, come nel caso di soggetti che camminano o corrono per ore. Ciò determina microtraumi a livello del trocantere e infiammazione della borsa trocanterica, con dolore aggravato in posizione decubito laterale. Questa sindrome è caratterizzata da dolore localizzato nella regione laterale esterna dell’anca, in corrispondenza del grande trocantere femorale. Tale sintomo è dovuto principalmente a patologie infiammatorie dei tessuti molli circostanti il trocantere.

 

Le cause più comuni sono:

 

  1. Borsite trocanterica: infiammazione della borsa mucosa situata tra il grande trocantere e i muscoli glutei. Si verifica quando la borsa è soggetta a trauma o sovraccarico.
  2. Tendinopatie dei muscoli glutei: l’infiammazione dei tendini del medio e piccolo gluteo, causata da microtraumi ripetuti, provoca dolore alla pressione e nei movimenti dell’anca.
  3. Fascite dell’ileopsoas: infiammazione del tessuto connettivo che riveste il muscolo, con irradiazione del dolore al trocantere.

 

Il dolore è aggravato da carico e pressione sull’area, come quando il soggetto riposa sul fianco. Possono associarsi tumefazione, arrossamento e limitazione della mobilità articolare. La terapia prevede antinfiammatori, infiltrazioni, fisioterapia.

 

Le tendinopatie dei glutei, in particolare del medio e piccolo gluteo, interessano chi pratica sport ad alto impatto, come il calcio, il tennis o la corsa. Il sovraccarico cronico determina microrotture dei tendini con conseguente dolore come durante l’abduzione e la rotazione dell’anca, compreso il decubito. I microtraumi causati dallo sforzo tendineo portano a un’infiammazione cronica, con degenerazione progressiva del tendine. Il dolore si localizza nella regione glutea esterna ed è tipicamente aggravato da movimenti come l’apertura della gamba, lo stazionamento eretto su un arto e il carico del peso corporeo sul fianco (decubito laterale).

 

Nelle forme avanzate possono associarsi cedimenti funzionali, indebolimento muscolare e difficoltà nella deambulazione. La diagnosi si basa sulla semeiologia clinica e può essere integrata da esami di imaging per valutare l’entità del danno tendineo. Anche squilibri posturali, lombosciatalgie, artrosi coxofemorale possono irradiare il dolore all’anca per effetto della pressione esercitata quando si dorme sul fianco.

 

Dolore all’anca di notte: cosa fare per alleviare i sintomi

Il dolore all’anca percepito durante il riposo notturno può significativamente compromettere la qualità del sonno. È importante intervenire per alleviarne i sintomi. In presenza di un quadro infiammatorio acuto, come nella borsite trocanterica, risultano indicati impacchi freddi e antinfiammatori. Applicare una borsa del ghiaccio sulla zona per 15-20 min contribuisce a ridurre il dolore nell’immediato.

 

Nei casi cronici, si può ricorrere a antidolorifici da banco prima di coricarsi. Da valutare inoltre l’integrazione con supplementi di acido ialuronico anca e condroprotettori, utili a ridurre lo stress articolare.

 

Importante poi modificare la posizione durante il sonno, evitando il carico prolungato sul fianco dolente ma anche posture troppo rigide. Un cuscino tra le ginocchia aiuta a distendere l’articolazione.

 

Sapere come alleviare il dolore all’anca significa anche effettuare quotidianamente esercizi di mobilità e rinforzo muscolare, al fine di prevenire recidive del dolore notturno e migliorare in modo duraturo la sintomatologia dolorosa all’anca.

 

Dolore alle anche di notte: quando e perché consultare uno specialista

Come abbiamo visto, il dolore all’anca durante la notte solitamente è sintomo di disturbi muscoloscheletrici che si accentuano in posizione decubito. Nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente nel giro di 2-3 settimane adottando misure conservativi come impacchi freddi, antinfiammatori, esercizi.

 

Tuttavia, in presenza di alcuni campanelli d’allarme è importante rivolgersi tempestivamente allo specialista per una corretta diagnosi. Tra questi: dolore intenso che non migliora, presenza di febbre, gonfiore e/o arrossamento cutaneo, limitazione funzionale dell’arto importante, dolore che si irradia verso basso schiena/ginocchio, precedenti traumi.

 

Inoltre, il persistere del disturbo per oltre 3 settimane nonostante le terapie conservative potrebbe essere sintomo di una patologia più grave come artrosi, tendiniti croniche, fratture da stress. Consultare l’ortopedico o il fisiatra diventa allora cruciale per suggerire esami strumentali come rx o risonanza, porre corretta diagnosi e impostare un trattamento personalizzato, incluse eventuali infiltrazioni cortisoniche, per alleviare definitivamente il dolore all’anca dormendo sul fianco.