Protesi bicompartimentale ginocchio

Protesi bicompartimentale ginocchio: un’opzione conservativa mirata

L’artrosi del ginocchio è una patologia frequente e invalidante, che colpisce moltissime persone soprattutto in età avanzata. Il dolore, la rigidità articolare e la limitazione funzionale che ne derivano possono avere un forte impatto sulla qualità di vita. Per i casi più gravi, la soluzione è rappresentata dall’impianto di una protesi di ginocchio.

Fino a poco tempo fa, l’unica opzione era rappresentata dalla protesi totale, che però comporta l’asportazione di tutti i compartimenti dell’articolazione. Oggi l’innovazione tecnologica offre valide alternative, come la protesi bicompartimentale di ginocchio.

 

Questo tipo di protesi Bergamo consente di sostituire solo le porzioni di ginocchio effettivamente danneggiate, preservando il più possibile l’anatomia originaria. Rispetto alla protesi totale, presenta diversi vantaggi in termini di minore invasività, mantenimento della stabilità articolare, rapidità del recupero funzionale e migliori performance nel lungo periodo.

 

Tuttavia, è fondamentale una corretta identificazione dei pazienti candidabili a questo trattamento conservativo. Solo mediante un’approfondita valutazione clinica e strumentale è possibile stabilire con certezza se sussistano le condizioni anatomiche idonee per l’impianto della protesi bicompartimentale di ginocchio.

 

Protesi bicompartimentale ginocchio: quanti e quali vantaggi offre

La protesi bicompartimentale ginocchio rappresenta un’importante innovazione nel campo della chirurgia ortopedica, offrendo diversi vantaggi rispetto alle protesi tradizionali.

 

Questo tipo di protesi va a sostituire contemporaneamente sia il compartimento mediale che quello laterale del ginocchio, intervenendo quindi su entrambi i menischi ed entrambe le cavità articolari. Ciò permette di ottenere un recupero più rapido e completo della funzionalità dell’articolazione.

 

Uno dei principali benefici della protesi bicompartimentale è che consente di preservare maggiormente l’anatomia del paziente. Rispetto alla protesi totale, infatti, è mantenuto intatto il legamento crociato posteriore, fondamentale per la stabilità del ginocchio. Inoltre non si deve asportare tessuto osseo dalla rotula.

 

Un altro vantaggio significativo è la minore invasività dell’intervento chirurgico, grazie all’utilizzo di una piccola incisione e di tecniche meno traumatiche. Ciò permette un recupero più veloce, con una riduzione del dolore post-operatorio e una migliore ripresa della mobilità articolare. La protesi bicompartimentale garantisce poi risultati funzionali eccellenti nel tempo. Diversi studi clinici hanno dimostrato come a distanza di 10 anni dall’impianto oltre il 95% dei pazienti ritenga ancora ottima la propria funzionalità.

 

Pertanto, questa tipologia di protesi ginocchio Milano presenta chiari vantaggi in termini di minore invasività, mantenimento dell’anatomia, rapidità del recupero e risultati funzionali duraturi. Rappresenta quindi spesso la soluzione migliore per pazienti con usura isolata dei compartimenti mediale e laterale.

 

Protesi ginocchio bicompartimentale: quando e per chi è indicata?

La protesi bicompartimentale ginocchio rappresenta una valida opzione per quei pazienti che presentano un’usura isolata dei compartimenti mediale e laterale dell’articolazione. Questo tipo di protesi è indicata in caso di artrosi localizzata principalmente al comparto mediale e laterale, con relativo dolore, rigidità articolare e limitazione funzionale. Deve però essere preservato il comparto femoro-rotuleo mediale.

I pazienti ideali per questo tipo di impianto sono quelli con ginocchia varo-valgo, poiché vanno incontro più frequentemente a usura dei compartimenti mediale e laterale. Anche soggetti con pregresse meniscectomie o traumi distorsivi del ginocchio possono essere candidati alla protesi bicompartimentale.

 

È fondamentale una corretta valutazione clinica e strumentale per identificare i pazienti che presentano lesioni isolate senza coinvolgimento tricompartimentale. Ciò viene fatto tramite esame obiettivo, radiografie, TAC e risonanza magnetica. Solo così si può stabilire l’indicazione specifica per questo tipo di protesi ginocchio. Un altro fattore chiave è la preferenza del paziente verso una soluzione conservative che preservi il più possibile l’anatomia nativa del ginocchio. Le protesi ginocchio personalizzate offrono proprio questa possibilità.

 

La protesi ginocchio Palermo bicompartimentale va riservata a soggetti con usura isolata di comparto mediale e laterale in grado di tollerare una procedura conservativa. Un’attenta selezione dei pazienti e protesi su misura permettono di ottenere ottimi risultati funzionali a lungo termine.