Infiltrazioni Intrarticolari: trattamento per artrosi, artriti e tendiniti
Le infiltrazioni intrarticolari rappresentano un’evoluzione delle tecniche di medicina rigenerativa e di terapia cellulare, volte al trattamento minimamente invasivo delle patologie articolari. Rispetto alla tradizionale somministrazione sistemica di farmaci, l’iniezione diretta nell’articolazione consente di veicolare elevate concentrazioni di principi attivi nel sito target, superando gli ostacoli rappresentati dal metabolismo epatico e dalla scarsa perfusione ematica di alcuni distretti articolari.
I progressi nelle metodiche di imaging, come l’ecografia e la fluoroscopia, hanno poi reso possibile guidare con precisione l’ago durante l’infiltrazione intrarticolare, massimizzandone l’accuratezza. Le moderne acquisizioni scientifiche sui meccanismi fisiopatologici alla base delle malattie articolari hanno infine suggerito nuovi approcci terapeutici rigenerativi e cellulari.
Le infiltrazioni intrarticolari affondano le radici nella confluenza tra avanzamenti tenologici, imaging guidato, conoscenze di biologia molecolare e cellulare e comprensione dei pathway infiammatori e degenerativi articolari. Rappresentano oggi uno dei principali capisaldi della moderna terapia infiltrativa delle articolazioni.
Infiltrazioni Intrarticolari: I Farmaci utilizzati
Le infiltrazioni intrarticolari sono procedure terapeutiche che prevedono l’introduzione di sostanze farmacologiche all’interno di un’articolazione, con lo scopo di ridurre il dolore e migliorare la funzionalità articolare. La scelta del farmaco da utilizzare dipende dalla patologia articolare da trattare.
Nell’artrosi del ginocchio, una delle articolazioni più frequentemente interessate, i farmaci maggiormente impiegati per le infiltrazioni intrarticolari sono i corticosteroidi e l’acido ialuronico.
I corticosteroidi, come il betametasone o il triamcinolone, hanno un effetto antinfiammatorio e antidolorifico. Agiscono riducendo la produzione di mediatori dell’infiammazione, come le prostaglandine, e inibendo l’azione dei leucociti. Possono determinare un miglioramento sintomatologico prolungato nel tempo. Gli effetti collaterali principali sono atrofia cutanea, cambiamenti del colore della cute, infezioni.
L’acido ialuronico invece è un componente fisiologico del liquido sinoviale. Ha proprietà viscoelastiche e lubrificanti, oltre ad esercitare effetti antinfiammatori e condroprotettivi. Le infiltrazioni acido ialuronico ginocchio Piacenza, hanno lo scopo di ripristinare le proprietà reologiche del liquido sinoviale, migliorare la funzionalità articolare e ridurre il dolore. Gli effetti possono permanere per diversi mesi. Gli eventi avversi sono rari.
Pertanto, nelle infiltrazioni intrarticolari del ginocchio i farmaci maggiormente utilizzati sono i corticosteroidi e l’acido ialuronico. La scelta dipende dalla patologia da trattare, dalla durata dell’effetto desiderato e dal profilo di sicurezza. Le infiltrazioni con acido ialuronico nell’artrosi del ginocchio sono una valida opzione terapeutica per migliorare il dolore e la funzionalità articolare.
Infiltrazioni intrarticolari ginocchio: indicazioni e patologie trattate
Le infiltrazioni intrarticolari consistono nell’iniezione di sostanze terapeutiche nell’articolazione, con lo scopo di alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione e migliorare la funzionalità articolare. Al ginocchio sono comunemente effettuate per il trattamento di patologie degenerative e infiammatorie.
Le principali indicazioni per le infiltrazioni intrarticolari del ginocchio sono:
- Artrosi del ginocchio: l’artrosi è una patologia degenerativa che provoca usura della cartilagine articolare. L’infiltrazione di acido ialuronico o PRP nell’articolazione può lubrificare la superficie cartilaginea, alleviare il dolore e migliorare la mobilità articolare.
- Condrocalcinosi: depositi di pirofosfato di calcio nell’articolazione possono causare infiammazione. L’infiltrazione di corticosteroidi riduce il processo infiammatorio.
- Borsiti: infiammazione di una borsa sinoviale, ad esempio la borsa infrapatellare. L’infiltrazione mirata con corticosteroidi determina un effetto antinfiammatorio locale.
- Tendiniti: infiammazione di un tendine, come la tendinite rotulea. L’infiltrazione intrarticolare di PRP stimola la guarigione del tendine.
- Sinoviti: infiammazione della membrana sinoviale dell’articolazione. L’iniezione di corticosteroidi inibisce la risposta infiammatoria sinoviale.
Quindi, a seconda della patologia, con le infiltrazioni intrarticolari si può ottenere un effetto antinfiammatorio, analgesico, di stimolo alla rigenerazione cartilaginea e di miglioramento della funzionalità articolare.
I farmaci utilizzati, per la maggiore, come abbiamo visto, sono corticosteroidi, acido ialuronico, PRP e cellule staminali. I corticosteroidi hanno un potente effetto antinfiammatorio e antidolorifico. L’acido ialuronico lubrifica l’articolazione e stimola la produzione endogena. Il PRP contiene fattori di crescita e componenti antiinfiammatori. Le cellule staminali rigenerano i tessuti articolari.
La tecnica prevede l’individuazione accurata del punto di infiltrazione, l’asepsi cutanea che prevede:
- Detersione della cute nella sede di infiltrazione con antisettici, come la clorexidina, per rimuovere lo sporco e ridurre la carica microbica residente.
- Disinfezione della cute con antisettici ad ampio spettro, come l’alcol etilico o isopropilico al 70%, l’iodopovidone, per ridurre ulteriormente i microrganismi.
- Copertura della sede di infiltrazione con telini sterili per mantenere la sterilità durante la procedura.
- Uso di guanti sterili da parte dell’operatore durante l’esecuzione della manovra invasiva.
- Accurata disinfezione del tappo del flacone dei farmaci iniettabili con antisettico prima del prelievo con siringa sterile.
L’asepsi cutanea garantisce quindi la massima pulizia e sterilità possibile della cute nel sito di iniezione, riducendo il rischio di complicanze infettive come artriti settiche o ascessi. È una procedura fondamentale da eseguire con cura e attenzione prima di ogni infiltrazione intrarticolare.
Successivamente è prevista l’introduzione dell’ago dentro l’articolazione. Può essere eseguita sia a scopo terapeutico che diagnostico. È una procedura ambulatoriale, minimamente invasiva, che non richiede ricovero. Le infiltrazioni intrarticolari del ginocchio sono indicate nel trattamento di patologie degenerative e infiammatorie. L’iniezione di sostanze terapeutiche nell’articolazione può alleviare il dolore, ridurre il processo flogistico e migliorare la funzionalità articolare.